Primo Piano L'intervista

Agdp intervista Pino Quartullo

Pino Quartullo

Pino Quartullo è autore, attore e regista. Dal 1999 ricopre l’incarico di Direttore Artistico del Teatro Comunale Traiano di Civitavecchia. Da novembre 2011 è docente della Act di Cinecittà ( scuola di cinema, con corsi di formazione per registi-video-film-maker e attori). Torna alla regia con due cortometraggi, uno sulla voglia di vivere con “E la vita continua” con lui un cast di altissimo livello fra cui Ricky Tognazzi, Francesco Pannofino, Laura Lattuada, l’altro dal titolo “Io…Donna”, tratto dal romanzo di Matteo Bonadies, protagonista Margherita Buy con uno straordinario cast di attori tra cui Sergio Rubini, Massimo Wertmuller, Giampaolo Morelli. Da Febbraio 2013 sarà in scena a Roma e a Milano e in altri importanti teatri italiani come coprotagonista dello spettacolo “Affari di Cuore”, di Colette Freedman, con la regia di Chiara Noschese.

In evidenza
Savini

Agdp, Federmanager, Numeri Primi e Concreta-Mente presentano il Manifesto delle Giovani Classi Dirigenti

Arriva il manifesto delle giovani classi dirigenti della P.A.. "Al Paese serve un profondo ricambio generazionale delle classi dirigenti: se vogliamo che l'Italia recuperi il proprio ruolo sul piano della competizione internazionale occorre aggregare nuove idee e nuove leadership tanto nelle attività economiche, professionali e imprenditoriali, quanto in quelle politiche ed amministrative. Il Paese deve utilizzare il "potenziale inespresso" dei suoi trenta/quarantenni, rinnovando e modernizzando; tutto ciò non è inconciliabile con il rispetto delle esperienze passate, dalle quali bisogna saper trarre esempi ed insegnamenti, realizzando non uno "scontro", ma un "passaggio" generazionale. Questa la posizione condivisa dall'Associazione Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni (Agdp), Federmanager e dalle Associazioni Numeri Primi e Concreta-Mente, che hanno deciso di proporre al Paese alcune idee per la "ripartenza" con il "manifesto delle giovani classi dirigenti". "Per competere nel mercato globale del terzo millennio l'Italia ha bisogno di investire in istruzione e ricerca, il "petrolio dell'epoca moderna": scuola, università e ricerca dovranno essere la priorità dell'azione del prossimo Governo - ha dichiarato Giovanni Savini vicepresidente dell'Agdp - mettiamo quindi a disposizione le proposte contenute nel Manifesto che sono ora aperte alla "consultazione sui social network e la rete" e che ci sarà un monitoraggio sulla loro attuazione”.

Convegno

Agdp e Federmanager al convegno su Pmi: la sfida della crescita e della competitività

Ricerca e sviluppo, rafforzamento della struttura produttiva e internalizzazione delle imprese. Sono queste le tre priorità indicate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, nel corso del convegno organizzato da AGDP e Federmanager su Pmi: la sfida della crescita e della competitività. Quale ruolo per il management pubblico e privato che si è svolto lo scorso 16 gennaio presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio, riguardante il piano di riordino degli incentivi disegnati dal primo decreto sviluppo e annuncia il suo impegno per l’avvio: nel piatto ci sono all’incirca 600 milioni di euro. “Il Consiglio dei ministri continuerà a sfornare provvedimenti fino a quando non ci manderanno via – ha assicurato Catricalà. E tra i provvedimenti più importanti c’è proprio il decreto dello Sviluppo economico che traccia l’identikit di questo fondo rotativo per la crescita. “Solleciteremo il ministero dell’Economia – ha assicurato il sottosegretario, Claudio De Vincenti. Ma come aiutare le Pmi a uscire dalla crisi? Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere punta il dito contro la burocrazia. “Le imprese hanno bisogno di semplificazioni – e gli fa eco anche Massimo Cavazza, vice presidente piccola industria di Confindustria. Giorgio Ambrogioni, presidente di Federmanager, e chiede l’introduzione di incentivi ad hoc per introdurre figure manageriali nelle Pmi. Per il presidente di AGDP, Pompeo Savarino “le piccole e medie imprese dovrebbero accettare il principio della concorrenza perché il grosso della corruzione si deve alla mancanza di concorrenza. La legge anticorruzione presenta ancora "alcune criticità” ma e' un buon inizio e sono sicuro che il prossimo Parlamento potrà appianarle".

Altre notizie
Convegno

Intervento del Prof.Verbaro: "La distinzione tra indirizzo politico e gestione"

Il tema del rapporto tra politica e amministrazione pubblica è certamente tra i più noti e trattati nella politologia e nel diritto. Hegel, Pareto, Mosca, Weber o Kelsen per citarne solo alcuni, hanno scritto pagine famose su questo tema. Un tema apparentemente "antico" ma che assume una forte attualità rispetto anche a recenti fatti che hanno riguardato l'amministrazione e il governo del nostro Paese. Alcuni dei fatti rilevanti attinenti alla spesa degli ultimi anni sono connessi al ruolo (non) esercitato da parte della dirigenza delle pubbliche amministrazioni. Il buco nella sanità, nelle regioni e negli enti locali, la crescita a dismisura delle partecipate, l'aumento della spesa del personale, il ricorso massiccio al precariato, la duplicazione delle strutture non sarebbero accaduti o accaduti in maniera meno grave, se ci fosse stata un'amministrazione forte in termini di autorevolezza, competenza e soprattutto indipendenza.

Corruzione: CDM, sì a nuove norme su trasparenza nella P.A.

Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del ministro della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, due decreti legislativi che attuano la legge 190 del 2012 anti-corruzione. Il primo provvedimento riordina tutte le norme che riguardano gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle PA e introduce alcune sanzioni per il mancato rispetto di questi vincoli. Viene istituito l'obbligo di pubblicità: delle situazioni patrimoniali di politici, e parenti entro il secondo grado; degli atti dei procedimenti di approvazione dei piani regolatori e delle varianti urbanistiche. Inoltre, viene data una definizione del principio generale di trasparenza, come l'accessibilità totale delle informazioni che riguardano l'organizzazione e l'attività delle PA.

Per i funzionari della P.A., laurea obbligatoria

Al via il restyling per il reclutamento dei funzionari della Pubblica Amministrazione. Per l’ammissione ai corsi-concorso sarà obbligatoria la laurea. La formazione sarà almeno semestrale e agli allievi che non sono già dipendenti pubblici sarà riconosciuto un compenso netto di mille euro al mese. Le selezioni saranno bandite dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione e dalle altre Scuole del sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica. I bandi dovranno specificare il titolo di studio minimo richiesto, le diverse classi di concorso e i criteri relative alle prove. Sono alcune delle novità previste dallo schema di dpr recante disposizioni sui corsi-concorso per funzionari e dirigenti pubblici approvato lo scorso 22 gennaio 2013 dal Consiglio dei Ministri.

Riorganizzazione piante organiche: on line sul sito della funzione pubblica i dati su dotazioni ed eccedenze

Sono on line sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica i dati sulle dotazioni organiche e le eccedenze del personale pubblico. Nell'ambito delle misure previste dalla spending review, è stata data attuazione all'articolo 2 del d.l. 95/2012 che prevede la revisione degli assetti organizzativi delle amministrazioni pubbliche centrali. In particolare, per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici, gli enti di ricerca, nonché gli enti pubblici di cui all'articolo 70, comma  4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 sono previste misure di riduzione.

Il ruolo dei corpi tecnico-giuridici nella evoluzione politico-istituzionale italiana

I termini “burocrazia”,”tecnocrazia” e “casta” si confondono spesso nel linguaggio comune. Eppure agli organismi tecnico-giuridici parlamentari e pubblici e' affidato un compito fondamentale: quello di assicurare la tutela dell'interesse dello Stato e dunque del cittadino. Su questo delicato tema l'associazione Funzionari del Senato e l'associazione dei Consiglieri Parlamentari hanno organizzato a Roma al Senato alla Sala Capitolare presso il Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, in collaborazione con AGDP e Notarilia, un seminario di studi sul tema “Il ruolo dei corpi tecnico-giuridici nella evoluzione politico-istituzionale italiana”. Ad aprire i lavori il presidente del Senato, Renato Schifani, il senatore Giovanni Legnini ed Elisabetta Serafin, Segretario generale del Senato, le conclusioni al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà. Per AGDP è intervenuto Francesco Verbaro su “Il principio di separazione tra politica e amministrazione a garanzia del buon andamento”.

Il libro del Mese
Senato

Il salasso

La pressione fiscale si avvia a raggiungere il livello record del 45,3% del Pil. È l’effetto della crisi e delle manovre di finanza pubblica approvate nel 2011 per evitare che l’Italia finisse nel baratro. In realtà i contribuenti fedeli sopportano un carico fiscale ben più elevato, a causa del persistente e intollerabile livello di evasione: tra i 120 e i 150 miliardi l’anno, secondo le più recenti stime. In tale contesto, la politica fiscale del governo Monti si è orientata verso un potenziamento degli strumenti repressivi, alcuni dei quali con notevole impatto mediatico come i blitz della Guardia di Finanza in località simboliche come Cortina. L’attività di repressione e di deterrenza è fondamentale ma non basta. Occorre puntare su un nuovo, diverso e più civile rapporto tra fisco e contribuenti, che conduca nel tempo ad aumentare il livello di quella che gli esperti definiscono la «tax compliance», l’adesione spontanea all’adempimento fiscale: è la strada maestra per recuperare gettito e riequilibrare un sistema fortemente disomogeneo e iniquo. L’autore, esperto di politica economica, propone un drastico cambio di marcia che investa prima di tutto l’amministrazione finanziaria. Semplicità, correttezza, trasparenza, tempestività: a questi quattro criteri base si dovrebbe affiancare il principio della premialità. È giunto il momento di prevedere forme concrete di «riconoscimento» per i contribuenti onesti, lavoratori dipendenti e autonomi, compatibilmente con gli equilibri di finanza pubblica e con gli impegni assunti in sede europea, in primo luogo il pareggio di bilancio.