In primo piano - Il libro del mese
Libro del mese

E’ così lieve il tuo bacio sulla fronte

Il primo magistrato ucciso da un’autobomba: la figlia ne ricorda la figura misconosciuta Rocco Chinnici è morto un giorno di fine luglio del 1983, vittima di un’autobomba, la prima che colpiva un magistrato. Il giudice fu ucciso perché capì che la mafia non si combatte da soli e per questo volle costituire un “pool” di inquirenti: a farne parte chiamò accanto a sé alcuni giovani magistrati, tra loro c’erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Rocco Chinnici fu anche il primo magistrato ad andare nelle scuole, perché aveva compreso il valore dell’educazione alla legalità. A distanza di trent’anni, lo scempio omicida di cui fu vittima appare ancora più oltraggioso.
A Palermo il 29 luglio fa caldo, le scuole sono chiuse, le spiagge di Mondello sono affollate e solo in pochi sfidano la calura e la retorica ufficiale per ricordarlo. Lo fa la figlia in questo libro: esce dal silenzio una donna che ha scelto la magistratura per seguire l’esempio del padre. Un padre che parlava poco, ma quel poco bastava. “La cosa peggiore che possa accadere è esser ucciso. Io non ho paura della morte e, anche se cammino con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un magistrato come me è normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce né a me né agli altri giudici di continuare a lavorare.”

CATERINA CHINNICI è nata a Palermo, dove ha conseguito la laurea in Giurisprudenza a soli ventuno anni. Subito dopo ha intrapreso la carriera di magistrato. Si è quasi sempre occupata di giustizia minorile. Per le sue indagini alla fine degli anni Novanta è finita nel mirino delle mafie siciliane.

In evidenza

Il Governo presenta il Rapporto sulle Politiche Antimafia

auguri “La lotta alla mafia sarà una delle chiavi di lavoro del Governo, uno dei pilastri di Impegno 2014". Ad annunciarlo è il premier Enrico Letta, presentando il rapporto sulla politica antimafia frutto del lavoro della Commissione voluta nei mesi scorsi dal Presidente del Consiglio. Insieme al premier, erano presenti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli, magistrato del Consiglio di Stato e Presidente della Commissione. Tra gli altri, i componenti della Commissione: Magda Bianco (dirigente Banca d'Italia), Raffaele Cantone (magistrato di Cassazione), Nicola Gratteri (procuratore aggiunto di Reggio Calabria), Elisabetta Rosi (magistrato di Cassazione), Giorgio Spangher (professore ordinario di procedura penale).

Gli interventi
Verbaro

Dirigenti licenziabili: gli strumenti ci sono

di Francesco Verbaro-Coordinatore Area Mercato del Lavoro Pubblico AGDP

Archiviata la legge di stabilità per il 2014, almeno dal punto di vista della sua approvazione, il dibattito sulla PA nel nuovo anno si apre con le proposte contenute nella enews inviata dal segretario del PD, Renzi, in materia di occupazione (JobsAct), che riguardano il settore pubblico e in particolare la dirigenza.

Verbaro

Dirigenti Pubblici: la licenziabilità c’è, la chiave è il merito

di Mariella Mainolfi – Coordinatore Area Giuridico Amministrativa AGDP

Anche per effetto della bozza di Jobs Act presentata da Matteo Renzi, il tema delle regole contrattuali e degli stipendi dei funzionari pubblici è tornato ad occupare il dibattito pubblico. E’ un bene, perché quello della dirigenza pubblica è certamente uno dei fattori determinanti per la competitività del Paese. In questo senso sarebbe bene, però, che si evitassero le semplificazioni, che portano a ignorare le importanti distinzioni di livello, ruoli e responsabilità, e i veri e propri slogan come quello della “licenziabilità”.

Altre notizie
donne manager

Donne e P.A.: Rete Armida presenta il secondo rapporto “Le donne ai vertici del settore pubblico”

Le donne continuano a essere scarsamente presenti ai vertici della Pubblica Amministrazione. E questo 'gap' appare ancora più evidente se si raffrontano le basse percentuali di donne agli apici con l'accesso per concorso alle carriere pubbliche, dove la percentuale di vincitrici supera il 50%. E' quanto emerge dal Rapporto "Le donne ai vertici del settore pubblico" 2013 di Rete Armida, la rete delle alte professionalità femminili nella Pubblica Amministrazione, presentato al Senato, e promosso dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione-SNA, dalla Rete Armida e dall’Associazione delle Classi Dirigenti della Pubblica Amministrazione-AGDP.
L’evento è stata l’occasione per riflettere sul contributo di innovazione che le donne possono apportare al Paese nel settore pubblico e nel settore privato. Avere più donne ai vertici dell’amministrazione pubblica e nel settore della ricerca potrebbe fornire un contributo decisivo alla produttività del Paese.

ministro d'alia

Palazzo Chigi avvia Operazione Trasparenza, da voli ad acquisti tutto online

Parte l'operazione trasparenza in presidenza del Consiglio. E' stato firmato il Dpcm applicativo della trasparenza il quale è accompagnato da una circolare del Segretario generale Roberto Garofoli indirizzata a tutte le strutture con le indicazioni da seguire per la pubblicazione dei dati. La trasparenza amministrativa rappresenta una tra le più rilevanti novità legislative e costituisce lo strumento più efficace per avvicinare le istituzioni ai cittadini, consentire il controllo sociale sull'operato delle pubbliche amministrazioni e prevenire e contrastare i fenomeni di illegalità e di corruzione. E' con questo spirito che la presidenza del Consiglio dei Ministri avvia una mappatura degli obblighi di pubblicazione dell'amministrazione in una nuova sezione del sito “Amministrazione Trasparente”. Una misura presa in attuazione del decreto legislativo Patroni Griffi del 14 marzo 2013 dal titolo: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”.

ministro d'alia

PA: protocollo Funzione Pubblica – Scuola Umbra per interventi formativi in amministrazioni

E’ stato firmato a Palazzo Vidoni, sede del Ministero per la Pa e la Semplificazione, un protocollo d’intesa tra il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica: il documento, sottoscritto dal capo Dipartimento Antonio Naddeo e dall’Amministratore unico della Scuola Alberto Naticchioni al termine di una riunione con il ministro Gianpiero D’Alia, sancisce una collaborazione tra le strutture che porterà alla definizione di una serie di interventi formativi e azioni di diffusione rivolte alla Pa umbra.