Primo Piano L'intervista

Agdp intervista il presidente dell’ARAN Sergio Gasparrini

Presidente Gasparrini, il decreto legge dello scorso 31 agosto ha previsto il passaggio di competenze dalla Civit all’Aran in materia di misurazione e valutazione della performance nelle Pubbliche Amministrazioni. Quali i prossimi passi?

Giovanni Tria

Spesso si collega la spending review ad una serie di provvedimenti orientati esclusivamente alla riduzione della spesa del settore pubblico. L’emanazione del decreto 70/2013, che introduce il “Sistema unico del reclutamento e della formazione pubblica”, prova che possono essere varate riforme che, incidendo su aspetti istituzionali e organizzativi della P.A., migliorano al tempo stesso sono in grado di accrescere la produttività della P.A, assicurando al tempo stesso una riduzione dei costi del servizio offerto e un miglioramento della sua qualità.
Il Sistema unico include le principali scuole di formazione pubblica, quali la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, l’Istituto diplomatico “Mario Toscano”, la Scuola Superiore dell’economia e delle finanze, la Scuola superiore dell’amministrazione dell’interno, il Centro di formazione della difesa e la Scuola Superiore di statistica e di analisi sociali ed economiche.
La riorganizzazione del sistema delle Scuole di formazione pubblica risponde a esigenze di coordinamento degli indirizzi e delle iniziative formative, di razionalizzazione trasversale nell’impiego delle risorse allo scopo di evitare duplicazioni di spesa e azioni formative non mirate, contradditorie o poco incisive. Il Sistema unico costituisce il punto di riferimento principale al quale le amministrazioni statali e gli enti pubblici non economici devono rivolgersi per la formazione del proprio personale. Le categorie del personale pubblico che sono escluse, in quanto non rientranti del Sistema unico della formazione, riguardano i magistrati, gli avvocati e procuratori dello Stato, il personale militare e le forze di polizia.

In evidenza
Senato

Senato: AGDP presenta le proposte al Decreto Lavoro Pubblico

L’Associazione Classi Dirigenti della Pubblica Amministrazione ha presentato alla prima Commissione del Senato una serie di modifiche al Decreto Legge n.101/2013 in materia di Lavoro Pubblico. “Un’ occasione da non perdere per adottare misure di reale modernizzazione e razionalizzazione della Pubblica Amministrazione. E’ infatti mancato, negli ultimi anni un progetto di rilancio del settore pubblico, troppo spesso visto come puro costo da tagliare e non - come è in realtà - fondamentale leva di sviluppo – ha commentato il Presidente Pompeo Savarino”.

Altre notizie
Civit

Funzione Pubblica: sì della CIVIT al Piano Nazionale Anticorruzione

La Civit ha approvato oggi in via definitiva il Piano Nazionale Anticorruzione (PNA). Il Piano permette di disporre di un quadro unitario e strategico di programmazione delle attività per prevenire e contrastare la corruzione nel settore pubblico e crea le premesse perché le amministrazioni possano redigere i loro piani triennali per la prevenzione della corruzione e,di conseguenza, predisporre gli strumenti previsti dalla legge 190 del 2012. Predisposto dal Dipartimento della Funzione pubblica e trasmesso a metà luglio alla Civit, il PNA recepisce le osservazioni formulate il primo agosto dall'Autorità, nella logica di collaborazione istituzionale e al fine di favorire l'applicazione della legge 190 del 2012.

Debiti PA: D’Alia firma circolare sui pagamenti delle amministrazioni

Dirigienti E' online sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica la circolare del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione Gianpiero D’Alia che effettua la ricognizione degli adempimenti di carattere non strettamente economico-finanziario posti a carico delle pubbliche amministrazioni centrali dal decreto-legge n. 35 del 2013. Questa ricognizione agevolerà lo sblocco e il pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili relativi a forniture, appalti e  prestazioni professionali maturati entro il 31 dicembre 2012 nonché assicurerà la completa ricognizione e certificazione dei debiti non soddisfatti con le risorse stanziate dall'apposito fondo.

Dirigenza PA: alla LUISS formazione su trasparenza, etica pubblica e anticorruzione

Dirigienti Giornata di formazione e sensibilizzazione per la dirigenza pubblica sulle tematiche della trasparenza, etica pubblica e anticorruzione per l’applicazione della legge n.190/2012. L’evento, che si è svolto presso l’Aula Magna “Mario Arcelli” della LUISS Guido Carli, è stato organizzato da Transparency International Italia. Al seminario ha partecipato il ministro per la PA e la Semplificazione Gianpiero D’Alia, Paola Severino, Ordinario di Diritto Penale – Dipartimento di Giustizia LUISS Guido Carli, Romilda Rizzo, Presidente CIVIT e Antonio Naddeo Capo Dipartimento della Funzione Pubblica.

Ministro Delrio

Stato-Regioni: ok a “card unica”. Delrio, semplificazione è necessaria

Intesa tra Stato e Regioni sul documento digitale unificato, ossia carta di identità elettronica e tessera sanitaria. Il provvedimento, di otto articoli, prevede che il documento unificato sia rilasciato ai cittadini italiani iscritti al servizio sanitario nazionale nonché ai cittadini dell'Ue e agli stranieri residenti in Italia e aventi diritto all'assistenza sanitaria erogata dal SSN. “La carta d'identità elettronica unificata alla tessera sanitaria e' uno strumento essenziale di semplificazione e di ammodernamento della Pubblica Amministrazione" – ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Graziano Delrio, al termine della Conferenza Unificata che ha dato il via libera allo schema di regolamento sulla "card unica". "Questo strumento si attende da anni e speriamo che questa sia la volta buona", ha concluso il ministro Delrio.

L'intervento
Senato

"Perché i prepensionamenti sono necessari nel settore pubblico" di Francesco Verbaro

Sono anni (soprattutto per gli addetti ai lavori) che si parla di tagli e di risparmi della spesa pubblica, ma nonostante il numero di leggi finanziarie e di decreti "taglia spese" la spesa corrente è cresciuta e quel che è peggio si è consolidata. Di fronte alle tante resistenze e difese corporative si è proceduto con i tagli lineari, penalizzando paradossalmente le amministrazioni più virtuose e modificando solo le tipologie di spesa a discapito dei servizi. Analizzando l'andamento della spesa corrente rispetto alla spesa per investimenti - possiamo dire - che la "spesa cattiva" ha scacciato la "spesa buona".
Di fronte a processi di ridondanza e incremento delle strutture che si sono manifestati negli ultimi venti anni, non è più possibile procedere per tagli lineari e con i soliti strumenti. Serve quindi accorpare enti, eliminare funzioni non core , eliminare le tante duplicazioni e uffici inutili. Questo per salvare i servizi aumentando l'efficienza, che ricordiamo è il rapporto tra output e input. La percezione, infatti, che tutti noi abbiamo (purtroppo reale) è che negli anni siano cresciuti gli "input" ma che al contempo si siano ridotti gli "output". Il tutto innescando un circolo vizioso che porta a tagliare ulteriormente la spesa con effetti ancora più pesanti sul funzionamento della macchina.

Il libro del Mese
Libro

Radiocronaca di una crisi

Il potere del watch dog 2.0
Qual è il ruolo giocato dall’informazione negli ultimi anni? È questa la domanda da cui si parte per capire il peso dei media in campo economico. Vizi e virtù di una professione che si propone di raccontare i fatti in modo chiaro e completo, in grado di condizionare i comportamenti sociali.
Se l’occhio di bue dell’informazione non avesse illuminato la crisi e non l’avesse spiegata ad ogni cittadino, questa sarebbe finita nell’oblio e sarebbe diventata ancora più drammatica e pericolosa. L’informazione è dunque, anche e soprattutto, uno strumento di alfabetizzazione per rendere consapevoli i cittadini e i loro comportamenti. Offrire la “cassetta degli attrezzi” per comprendere e utilizzare le misure che possono aiutare a superare la crisi significa incidere sulla realtà, sul passaggio dalla crisi finanziaria alla ripresa economica.
Un’analisi che ci porta verso una nuova Europa: riorganizzazione della politica, della pubblica amministrazione, del bilancio dello Stato, delle attività produttive pubbliche e private e soprattutto di un sistema di welfare “europeo” che non viva l’interesse nazionale come un limite. Un’agenda politica che supera i confini nazionali e che, scavalcando le barriere delle ideologie, guarda davvero al bene comune di tutti.